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Accanto alla Torah, la legge scritta, c’è il Talmud, la legge orale. Per paura che questa legge si perdesse nell’oblio, alcuni rabbini hanno intrapreso di metterla per iscritto, quello che si sarebbe chiamato la “Mishnah” (ripetizione).

La Mishnah è un insieme immenso di decisioni giuridiche e di leggi che toccano a tutti i campi.
La “Gemara” (completamento) è una spiegazione della Mishnah e una raccolta di discussioni e di controversi tra saggi a proposito di leggi, di filosofia, della vita quotidiana, delle scienze, della morale…

E’ il fondamento dell’autorità delle leggi e delle tradizioni ebraiche che furono accumulate durante sette secoli, dal – 200 fino al + 500. Mishnah e Gemara formano il Talmud, il libro più importante della tradizione orale per il giudaismo.
Non è un’opera finita ma un resoconto di dibattiti e di parole di intellettuali che danno un insegnamento ai lettori.
L’originalità del Talmud è soprattutto il suo approccio e il suo modo di dibattere di soggetti diversi: nessuna distinzione tra domande importanti e soggetti minori, mantenimento di controverse aperte, molteplicità dei sensi per ogni versetto, ogni parola, ogni lettera. Tipicamente, una pagina del Talmud comporta diversi “quadrati” che sono vari commenti e dibattiti.
Si distinguono due Talmud: il Talmud babilonese e il Talmud di Gerusalemme. Il primo, molto voluminoso, è stato redatto e messo in forma al V secolo a Babilona. Il secondo è stato redatto in Israele nella scuola talmudica (“yeshiva”) di Gerusalemme.
Il Talmud è quindi una messa per iscritto della legge orale come si è sviluppata su un periodo di sette secoli. Ha un’influenza primordiale sulla pratica religiosa ebraica attraverso i secoli. Oggi, lo studio del Talmud rimane l’occupazione principale nelle scuole talmudiche (yeshivot) attraverso il mondo.