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KirszenbaumPresso Istituto di Cultura Germanica - via de’ Marchi 4
Ore 18.30
Caricature di Jecheskiel David Kirszenbaum
In occasione della chiusura della mostra, il Museo Ebraico di Bologna organizza in collaborazione con l’Istituto di cultura Germanica e Alliance Française uno speciale evento di finissage, con l’intervento di Eleonora Frattarolo, Accademia di Belle Arti di Bologna
Arte e politica: alcune considerazioni
(Mostra dal 28 settembre al 13 novembre 2022)

J. D. Kirszenbaum (1900-1954), pittore e caricaturista polacco, figlio di un rabbino e cresciuto in uno shtetl, visse dal 1920 al 1933 in Germania: emblematico esempio di artista ostracizzato e dimenticato, che rappresenta una generazione di  intellettuali costretta a lasciare l’Europa orientale a causa di un ambiente sempre più ostile.
Kirszenbaum studiò alla Bauhaus di Weimar nella metà degli anni ‘20 con Paul Klee, Wassily Kandinsky e Lyonel Feininger
e fu spesso paragonato a Marc Chagall in termini di qualità artistica. Nel 1926, si inserì nella libera scena artistica di
sinistra di Berlino, dove si guadagnò da vivere con caricature per riviste satiriche. Le sue caricature hanno catturato lo
Zeitgeist della Repubblica di Weimar ritraendo mercanti senza scrupoli, la corruzione nella politica e nello sport, il
ruolo delle donne e anche il crescente antisemitismo.
Nel 1933, Kirszenbaum insieme alla moglie Helma Helene fuggì dai nazisti e si rifugiò a Parigi dove divenne membro
della “École de Paris”. Successivamente, entrambi internati in campi diversi, Kirszenbaum riuscì a fuggire, mentre la moglie
morì ad Auschwitz. Circa seicento opere di Kirszenbaum furono distrutte dai nazisti durante l’occupazione della
Francia. Il suo lavoro ha potuto essere salvato dall’oblio solo grazie al pronipote Nathan Diament, il quale si è impegnato
a ripristinare l’eredità dell’artista.