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Di Moshè Marco Del Monte

Il grande commentatore Rashi all’inizio della nostra Parashà spiega che il racconto della Morte di Sarà segue immediatamente quello della Legatura di Izchak.

Nel momento in cui Sarà ricevette la notizia che suo figlio Izchak era stato legato sull’altare e che era già pronto per essere immolato e poco mancava che lo fosse già stato, la sua anima usci da lei ed ella morì (Commento alla Genesi, ed. Marietti).
Come venne a sapere Sara della legatura di Izchak? Uno dei Midrashim ci dice che lo Yetzer Harà andò ad istigare Sara dicendole quello che suo marito stava per fare a suo figlio, Sara corse da uno dei giganti dell’epoca per chiedergli di vedere cosa stesse succedendo sul monte. Dopo che il
gigante le descrisse la situazione, o secondo un’altra opinione la prese sulle spalle e le fece vedere cosa stava succedendo l’anima di Sarà Uscì.
Alcuni commentatori tra i quali Or Hachaym Hakadosh, spiegano le parole “Kimat Shelò Nishchat” “Per poco non fu Immolato” nel senso che Sarà non si rammaricò del fatto che il figlio stava per essere immolato, ma esattamente del contrario, cioè dal fatto che non fosse stato più immolato, credendo che, come un sacrificio difettoso non è adatto ad essere portato sull’altare, così anche suo figlio poteva avere dei difetti che non lo rendevano adatto ad essere destinato ad una salita spirituale.
Molte sono le domande che possono nascere da queste spiegazioni: L’anima di Sarà esce dal dispiacere nel momento in cui si sta compiendo un comando di Kadosh Baruch Hu? Impossibile, I nostri Patriarchi e le nostre Matriarche esulavano da ogni comportamento umano confrontabile con il comportamento umano dei nostri giorni, erano persone di una levatura spirituale inimmaginabile; L’anima di Sarà esce nel momento in cui non immolano suo figlio? Come spieghiamo questo comportamento dal punto di vista umano? Come può una madre pensare questo destino per un figlio?
La risposta a queste domande l’ascoltai a Roma da Rav Nechemia Goldschmit. Il Rav mi spiegò che il momento della salita dell’anima di Sarà era stato stabilito nel cielo in quell’istante preciso, a prescindere dagli eventi che avrebbero preceduto quel momento. Quindi la consapevolezza di ciò ci aiuta ad evitare ogni sorta di domanda, con relativi dubbi, sulla figura di Sarà e ci aiuta ad essere cauti sull’attribuzione di ogni sorta di causalità tra la legatura di Izchak e la morte di Sarà. A questo punto però potremmo anche avere delle perplessità sulla spiegazione di Rashi. In realtà potremmo leggere il commento di Rashi in un altro modo: Quando Sarà vide suo figlio legato, capì che in quel momento si stava perfezionando la sua Anima così da poterlo elevare ancora di più, in maniera tale che potesse ridiscendere dal Gan Eden con la sua Neshamà Gemella, Rivkà (vedi commento alla Parashà di Vayerà). Allora Sarà nella sua tranquillità e consapevolezza del futuro di Izchak e della sua futura genealogia poté finalmente salire in cielo e vivere felice sia dal punto di vista materiale sia spiritualmente nel Gan Eden. Forse per questo si parla di Chayè Sarà, Le Vite di Sarà.

Shabbat Shalom