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Di Rav Sermoneta
(22 luglio 2020)

"Mi shenikhnas Av mema'attim be simchà - Da quando inizia Av si diminuisce la gioia".

Così i maestri della mishnà insegnano, dicendo che questo mese è particolarmente luttuoso, per il motivo che in esso, fu distrutto il primo ed il secondo Tempio di Gerusalemme.
Già da questa sera, dopo l'uscita di Rosh chodesh, si interrompe di mangiare carne e bere vino, fino a venerdì sera, perché di Shabbat, bisogna mangiare in abbondanza compresa la carne ed il vino.
Ci si astiene dal tagliarsi i capelli, la barba, indossare abiti nuovi e partecipare a feste mondane. Dall'uscita di Shabbat, ci si astiene pure dal fare il bagno al mare e, addirittura c'è chi usa, da dopo Shabbat, fino al termine del digiuno, non fare il bucato e non cambiarsi.
Sono talmente luttuosi, questi nove giorni che i maestri hanno voluto cambiare il nome al mese, chiamandolo, da dopo il 9 con l'attributo di
Menachem - Consolatore.
È infatti dai momenti successivi al digiuno, che inizia per tutto il popolo ebraico un periodo di consolazione.
I Profeti di Israele hanno decretato che:
"Chi fa lutto per Gerusalemme avrà il merito di gioire per la sua ricostruzione".
Possa il Signore accoglie le nostre preghiere e le nostre sofferenze, rendendoci meritevoli di gioire per la gheullà shelemà.

Chodesh tov