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Di Marco Del Monte

Nella Parashà si descrive il rituale dello Yom Kippurim, della purificazione del Cohen Gadol e dei sacrifici atti a chiedere il perdono del popolo ad Hashem.
C’è un tema ricorrente nell’Ebraismo che è legato proprio al giorno dell’Espiazione e alla scelta del sacrificio da destinarsi ad Hashem: Il tema dell’estrazione a sorte.

Il nome stesso Yom Kippurim, può essere letto come Yom Ke-Purim, cioè il giorno come Purim. Il termine stesso si traduce come “sorti”, proprio dal fatto che, al tempo di Mordechai ed Ester, si scelse, attraverso un’estrazione a sorte, il giorno per distruggere il popolo d’Israel. Nel rituale di Kippur si prendevano due capri gemelli, e si estraeva a sorte quale dei due fosse destinato ad Hashem e quale ad Azazel (cioè, alla distruzione). Anche nella suddivisione della Terra d’Israele si assisterà ad un’estrazione a sorte per quel che riguarda l’assegnazione dei territori alle varie tribù. Perché dunque servirsi di questo strumento così singolare? Non si poteva forse chiedere ad Hashem o al Manhig della generazione come spartire la terra o quale capro sacrificare? Il termine “caso, casualità” in ebraico viene descritto dal termine “Mikrè”. Ma i chachamim ci insegnano anche “Ein Mikrè baTora”,  cioè non esiste la casualità nella Torà. “Non a caso” la parola Mikrè ha il valore numerico di 345, cioè lo stesso della parola “Hashem”, non solo, ma anche anagrammando il termine Mikrè potremmo leggerlo come “Rak Me’H” cioè solo da Hashem, ovvero ogni cosa viene da Hashem.
 Probabilmente il senso è che ogni avvenimento che succede ha un senso, dovuto ad una incredibile molteplicità di fattori, ognuno ben calcolato da Hashem. Il grande Architetto dell’Universo ha un piano ben preciso ed ogni forma di casualità ha una forma ben definita di Progettualità Divina.
Possiamo credere ad una serie di coincidenze, ad un allinearsi di fortuiti eventi in forme strane, ma dietro tutto questo, c’è sempre la volontà di Kadosh Baruch Hu, e come dice Rabbi Nachman in Likutè Moharan: basta solo aprire gli occhi e vedere quello che sta nascosto dietro ad ogni evento!
Shabbat Shalom Umevorach