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Di Moshè Marco Del Monte

La Parashà della settimana continua a trattare gli argomenti della Parashà precedente ovvero la minuziosa descrizione delle procedure dei sacrifici.

Così come abbiamo affermato nelle precedenti riflessioni, il titolo della Parashà racchiude una sintesi del significato profondo della Parashà. Qual’ è dunque il nesso tra la Parola “Tzav” “Comanda” e i sacrifici? Sicuramente capiamo dal senso letterale che è un comandamento impartito ad Aharon e i suoi figli, ma Rashi ci dice che deve essere un comandamento immediato e per le generazioni future. Come può essere detto per le generazioni future se oggi tutte queste procedure non possono essere realizzate a causa della mancanza del Bet Hamikdash? La parola “Tzav” è la radice della parola “Mitzvà”, il concetto di Mitzvà non è solo esclusivamente un ordine esortativo a compiere un’azione meccanica, è molto di più. La radice della parola Mitzvà significa “Legare”; Poiché Kadosh Baruch ci vuole sempre più vicini a Lui, ci chiede di compiere quegli atti che rafforzano il legame reciproco tra noi e Lui, una Mitzvà è un passo in più per essere più vicini ad Hashem. Dunque, ora è più chiaro il legame tra Tzav, comanda ma anche “Avvicina”, e il Korban, dalla radice “Karov” “Vicino”. Forse per questo il Talmud ci insegna: “Chiunque si occupi di Torà ha lo stesso merito di chi offre un sacrificio di olocausto” (Menachot 110). La Torà, anche una singola Mitzva, così come il korban, sono dei mezzi che ci rendono più vicini a Kadosh Baruch Hu, e chi si occupa di Torà, e rispetta le molteplici Mitzvot, non solo non deve considerarlo un peso, un asservimento, piuttosto si pensi che attraverso il rispetto delle norme divine si acquisisce un vero senso di libertà, come è scritto rispetto le tavole della legge, “Charut”, “incise”, “Al Tikrà Charut ella Cherut”” Non leggere Incise bensì Libertà”. Non a caso la parashà di Tzav capita spesso nello Shabbat precedente a Pesach, lo Shabbat Haggadol, lo Shabbat che precede la Libertà, la quale può essere ottenuta solo attraverso la vicinanza (Karov) con il Padrone dell’Universo, solo attraverso il suo comando (Tzav), solo attraverso Torà e Mitzvot da ora e per tutte le generazioni.

Shabbat Shalom